Questionari di valutazione: se non si compilano, impossibile prenotare gli esami

La Commissione Didattica lavora alacremente per visionare le schede annuali di valutazione compilate dagli studenti. In questi primi mesi dell’anno accademico, il consesso si è riunito varie volte con l’unico scopo di redigere una relazione sull’attività didattica svolta in Dipartimento. “Aspettiamo la visita dell’ANVUR (l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) – spiega la prof.ssa Francesca Reduzzi, Presidente della Commissione Didattica – Tutte le nostre attività saranno vagliate da docenti universitari che valuteranno il nostro modo di fare didattica, rapportandola ai risultati ottenuti. È stato un lavoro incessante e molto faticoso, da questi dati deriva una grande responsabilità: l’avere o meno un determinato apporto economico perché considerati meritevoli”. La valutazione viene fatta, in parte, studiando le risposte alle schede di chi frequenta le lezioni quotidianamente. “Quest’anno le cose sono un po’ cambiate – spiega la docente – In passato non sempre le schede di valutazione avevano un grande seguito, ci siamo ritrovati molto spesso a non avere quasi documenti da valutare”. A partire da settembre, invece, “ogni studente che vorrà prenotare un determinato esame dovrà prima compilare il questionario di valutazione, inerente alla materia in questione. Solo dopo questa procedura, si potrà passare alla prenotazione della disciplina”. Come a dire “no questionario, no party”. “In realtà siamo stati un po’ ‘costretti’ a fare in questo modo per ottenere una cassa di risonanza maggiore. Ci sono arrivati…
L’articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 10 novembre (n. 18/2017) o in versione digitale all’indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
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