Sguardo di uno studente francese sulla sua favolosa esperienza napoletana

Per fare una velocissima presentazione della mia persona, molto rapidamente perché non è questo il tema, io direi che sono uno studente francese di 21 anni e che dopo aver superato la mia Licence en droit (3 anni) all’università di Grenoble Pierre Mendès-France ho deciso di venire a Napoli nell’ambito del programma Erasmus al fine di effettuare un Master 1 Droit international et Européen.
“Napoli, ma perché Napoli?” dicevano tutti quelli ai quali parlavo della mia scelta, tutti condizionati dalle rappresentazioni negative che ha Napoli nell’immaginario collettivo. Adesso posso rispondere con ancora più di certezza che prima alla domanda “perché Napoli?” e dire che in nessun momento ho rimpianto questa scelta, al contrario ne sono felicissimo. Infatti, sono stato il primo studente dell’università di Grenoble ad inaugurare questo nuovo accordo concluso con la Federico II, e che tanto sul piano universitario quanto su quello umano è stata un’avventura assolutamente indimenticabile.
Per quanto riguarda in primo luogo gli studi devo innanzitutto dire che l’accompagnamento e l’accoglienza degli studenti Erasmus nell’università laica più antica del mondo è particolarmente accurato, infatti le persone dell’università con chi ho dovuto trattare ossia la Signora Daniela Piccione (responsabile del programma Erasmus) e il mio tutore Alberto Lucarelli (Professore di diritto costituzionale) sono state sempre disponibili, cortesi e pronte a rispondere alle questioni, a risolvere i problemi ed in senso più generale ad accompagnarci in questo percorso. Inoltre l’organismo Erasmus point svolge un ruolo efficace con dei membri competenti all’arrivo degli studenti soprattutto per aiutarci a trovare un alloggio ma anche dopo organizzando diverse escursioni nei luoghi turistici i più famosi della Campania. A proposito degli studi, devo dire che ho ricevuto un insegnamento di grande qualità da professori preoccupati di trasmettere la loro scienza nel modo più chiaro. Inoltre l’insegnamento è diversificato attraverso seminari, conferenze, attraverso le quali ho anche potuto scoprire materie sconosciute che mi hanno consentito un’apertura di menta incredibile quali Diritto comparato dei paesi islamici o Tutela internazionale dei diritti umani per esempio.
Poi, corsi in inglese mi hanno consentito di sviluppare le mie capacita linguistiche al di là della pratica quotidiana dell’italiano, ed anche del napoletano! Mi sembra opportuno menzionare anche il fatto che ogni professore cerca di includere al massimo i suoi studenti in progetti “extra-lezione”. Ciò mi ha consentito di partecipare al European law moot court (concorso di processo simulato in diritto dell’unione europea), avventura che ha portato il nostra team, dopo la qualificazione, a andare a Friburgo in Svizzera a difendere le nostre memorie scritte di fronte ad altri team venuti dai quattro angoli dell’Europa (Ucraina, Svezia, Francia…). Inoltre attraverso le iniziative del professore Roberto Mastroianni e del dottore Amedeo Arena ho avuto la fortuna di visitare la Corte Costituzionale nonché la Corte suprema di cassazione a Roma in compagnia di studenti americani dell’università di Denver; ancora una volta si è trattato di un’ esperienza affascinante.
Oltre all’aspetto puramente scolastico, Napoli è soprattutto una città e che città! Infatti lontano da tutti i clichets già evocati, la città partenopea è davvero seducente. La bellezza del sito tra il mare ed il Vesuvio, la gentilezza e il calore della grande maggioranza della gente che consente di venire in contatto molto semplicemente e di sentirsi adagio, la passione per il calcio, il gusto unico di un caffè fantastico e delle migliori pizze sono elementi che creano un ambito di vita assolutamente singolare e incredibile per chi viene dall’estero.
Per concludere direi che a livello umano l’esperienza Erasmus in generale consente di aprirsi al mondo, di fare amicizia con persone di culture diverse, di godersi un anno universitario unico, di creare legami con persone care. Sul piano degli studi consente di padroneggiare una nuova lingua, di scoprire un metodo di lavoro ben diverso da quello del paese di origine di fare progressi immensi sul piano intellettuale. L’esperienza Erasmus a Napoli, e in particolare alla Federico II, da parte sua consente tutto oltre gli elementi enunciati in precedenza, elementi che rafforzano sinceramente l’intensità di una tale esperienza. Quindi adesso à chi mi chiede “Perché Napoli?” non posso dire niente altro che “andate a Napoli a fare l’Erasmus, vedete là con i vostri occhi e sono sicuro che vi piacerà”!
Per finire vorrei ringraziare tutte le persone che hanno partecipato a rendere piacevole e bello questo soggiorno napoletano.
Matthieu ARNAUD
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