Cambia la Magistrale in Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale

Il Corso di Laurea Magistrale in Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale cambia format. A partire dal prossimo settembre, gli studenti troveranno due nuovi curricula al suo interno, percorsi formativi maggiormente caratterizzanti per dare un’identità precisa agli studi. “In base a quanto osservato durante
gli ultimi anni – dice la prof.ssa Bruna Di Sabato, Presidente del Corso di Laurea in Lingue moderne – ci siamo resi conto di come questa classe di Laurea Magistrale fosse un po’ ibrida. Da una parte, il percorso preparava all’insegnamento ma poi, a conti fatti, non si poteva fare davvero l’insegnante. Dall’altra, preparava alla traduzione, ma non si poteva comunque diventare traduttore. Lo studio era quindi mirato a un po’ di tutto, ma alla fine
il percorso non portava a sbocchi precisi”. Nell’ottica di migliorare il post laurea: “Abbiamo provveduto a svecchiare i curricula e dare una connotazione precisa”. Il curriculum professionale Lingue per la comunicazione internazionale formerà figure professionali riconosciute a livello internazionale con un’elevata competenza in due lingue europee (oltre l’italiano). “Questa scelta curriculare è rivolta a tutti coloro che sono aperti alla comunicazione
in un contesto interculturale. Si potranno svolgere diverse attività grazie all’uso di diversi registri
stilistici e di lessici specialistici connessi alle professioni di riferimento”. Ha caratteristiche linguistico- letterarie Lingue, letterature e culture europee. Permette di operare come redattore e revisore di testi plurilingui, nonché di sviluppare una funzionale metodologia didattica dell’italiano L2, della letteratura italiana e delle lingue e letterature
straniere prescelte, spendibile nei differenti livelli dell’insegnamento scolastico e della formazione didattica. “Questo indirizzo è diretto proprio a chi voglia fare l’insegnante di letteratura nella lingua prescelta, o a chi voglia diventare traduttore”. I nuovi percorsi sono stati presentati martedì 17 maggio ai laureandi e agli studenti iscritti all’ultimo anno delle Triennali. “L’incontro è stato di puro orientamento, abbiamo illustrato il nuovo format, informando i ragazzi del cambiamento. Lo scorso ottobre avevamo in via informale organizzato un evento simile. In
quell’occasione ci siamo resi conto di come i laureandi fossero indecisi sul da farsi”. Da qui l’idea di riproporre
l’iniziativa a maggio, in vista delle iscrizioni di settembre. “Così facendo, è stata illustrata tutta l’offerta formativa del Suor Orsola. Ciò non toglie che siamo pronti a seguire le inclinazioni di ogni studente e, se nel nostro Ateneo non vi fosse un percorso adeguato ai propri interessi, siamo pronti ad indirizzare i ragazzi altrove”. D’altronde, come spiega la docente, l’idea su che cosa si voglia fare dopo la Triennale cambia notevolmente nel passaggio alla Magistrale. “All’inizio del percorso il 90% degli iscritti vorrebbe lavorare in azienda, o spera di specializzarsi in qualche figura professionale a livello internazionale, interessandosi in quel caso al primo curricolo formativo”. Le cose mutano quando ci si trova all’inizio di un nuovo percorso: “I ragazzi non vogliono precludersi alcuna strada
e iniziano ad avvicinarsi anche all’insegnamento. Così con il secondo curricolo accontentiamo tutti coloro che ci chiedono i crediti giusti per affrontare il TFA (Tirocinio Formativo Attivo)”. Entrambi i percorsi hanno di base uno scopo comune: “Garantire una formazione adatta a rispondere alle richieste che la realtà globale oggi rivolge al mondo della cultura. Sia nell’ambito della mediazione interculturale e dell’impresa, sia nell’ambito dell’insegnamento, i nostri iscritti troveranno le materie giuste per specializzarsi e farsi strada nel settore prescelto”.
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