Il Cus a ritmo di danza

Si arricchisce l’offerta del CUS Napoli. Nuove discipline si affiancano a quelle tradizionali. Nelle strutture di via Campegna arriva la Danzaterapia: “una disciplina che unisce danza e psicologia. Dovrebbe interessare un pubblico maturo, ma è aperta a chiunque voglia approcciare a questa attività, senza limiti di età”. A spiegarlo è l’insegnante Giusy Del Prete, 26 anni, laurea di secondo livello all’Accademia Nazionale di danza di Roma per la formazione dei docenti in discipline coreutiche, con all’attivo esperienze professionali come insegnante di danza, istruttrice di pilates e ginnastica posturale. Dal prossimo ottobre, ogni martedì, per un’ora a partire dalle 19.50, toccherà a lei avvicinare gli iscritti a un’attività che “nasce come tecnica di riabilitazione. Ha come principio quello di esprimersi attraverso il corpo”. Stiano tranquilli tutti coloro che quando calcano una pista da ballo si trasformano in impacciati pezzi di legno. La danza, in questo caso, ha uno scopo diverso dal solito: “a partire da una tematica precisa o da una musica particolare ognuno può muoversi in totale libertà, a seconda delle emozioni provate. A fine lezione, in cerchio, ognuno potrà esprimere le proprie sensazioni. Sarà una sorta di laboratorio sperimentale”. 35 gli euro mensili per prendere parte a un appuntamento settimanale che può essere d’aiuto agli studenti universitari per “sfogarsi in momenti di stress particolare. Non ci sarà un linguaggio corporeo imposto da me, il mio unico compito sarà quello di dare un input a inizio lezione, ma la risposta degli allievi sarà dettata dallo stato psicofisico del momento”. A suo avviso, l’introduzione della danza “è un passo avanti per una realtà come il CUS. Curare il lato artistico e non solo quello sportivo può arricchire lo studente con qualcosa di totalmente nuovo”. Chi ama guardare il mondo dall’alto potrà optare per la Danza aerea, frequentando il lunedì e il mercoledì, al costo di 60 euro mensili, le lezioni di Loredana Bosco, 33 anni, laureata in Scienze della comunicazione all’Università Suor Orsola Benincasa e insegnante di pilates, avvicinatasi alla danza aerea circa cinque anni fa. Per gli allievi il cammino verso il tessuto aereo al quale ci si aggrappa per rimanere sospesi “non è lunghissimo. Ovviamente ci sono tempi diversi in base al fisico, ma in genere nel giro di un paio di mesi ci si ritrova già a salire in alto”. L’allenamento iniziale “prevede esercizi di riscaldamento, di potenziamento e di stretching. Il mio sport coinvolge tutta la muscolatura quindi è molto completo”. Occhio ovviamente anche “all’equilibrio e a tutto ciò che può essere d’aiuto a chi deve svolgere esercizi in aria”. Il corso “è aperto a chiunque abbia voglia di…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 13-14/2016)
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